giovedì 10 luglio 2014

Ceramiche di Grottaglie

Antica ed ancora oggi fiorente è la produzione di ceramica in Puglia, anche grazie alle ricche cave di argilla rossa presenti sul territorio.
Il principale centro di produzione ceramica è Grottaglie, in provincia di Taranto. Nel cuore di questa caratteristica cittadina, lungo la gravina San Giorgio, si è formato nei secoli un intero quartiere di esperti ceramisti i quali, ricavando laboratori e forni di cottura nella roccia di ambienti ipogei utilizzati in passato anche come frantoi, hanno saputo sviluppare una fiorente attività artigianale oggi riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
Due i principali prodotti della tradizione figulina grottagliese: i "Bianchi di Grottaglie", manifattura artistica propria di un certo tipo di produzione elitaria caratterizzata dall'esaltazione della forma pura attraverso l'utilizzo dello smalto bianco stannifero, e la più caratteristica ceramica rustica e popolare, caratterizzata da una tavolozza cromatica costituita dal verde marcio, giallo ocra, blu e manganese. Appartengono a questa produzione i famosi capasoni (da capase, cioè capace), contenitori di notevoli dimensioni foggiati in sezioni distinte e successivamente congiunti e destinati prevalentemente a contenere il vino. 
Ad oggi Grottaglie, con le sue numerose botteghe di ceramisti, è l’unico centro ceramico pugliese protetto dal marchio D.O.C. ed inserita nel ristretto elenco delle 28 città della ceramica italiana. 
Tra gli eventi di particolare interesse legati alla valorizzazione di questo prodotto artigianale si segnalano la Mostra della Ceramica (agosto) e la Mostra del Presepe (dicembre), oltre alla prestigiosa esposizione permanente allestita presso il Museo della Ceramica nelle sale del Castello Episcopio, ubicato sulla sommità del Quartiere.

Le Maioliche

La maiolica è un tipo di vasellame caratterizzato da un corpo ceramico poroso, rivestito prevalentemente, per immersione, di uno smalto stannifero (o tutt'al più piombico). Il nome deriva da quello dell'isola di Maiorca uno dei centri più attivi in tale smercio nel medioevo. All'estero invece è nota spesso come "faïence", dalla città di Faenza che per secoli ne fu tra i maggiori produttori europei.

In senso stretto e specialistico la "maiolica" è solo quella smalto stannifero. In senso lato, anche sui dizionari, viene considerata maiolica tutta la terracotta smaltata, più propriamente è da intendersi maiolica qualsiasi oggetto in biscotto rivestito di smalto bianco, decorato e ricotto con o senza velature di cristallina.